Cambiamenti imprevisti nel Superbonus: le implicazioni per l'edilizia

Una notizia inaspettata è giunta nel settore edilizio, già abituato a cambiamenti e restrizioni per quanto riguarda il Superbonus. Ieri, i leader dell'industria e dell'artigianato edile si sono riuniti per discutere del decreto approvato di sorpresa dal Consiglio dei Ministri martedì sera, che ha imposto nuove restrizioni all'agevolazione per le ristrutturazioni edilizie, aggiungendosi alle precedenti misure introdotte alla fine del 2023. L'abolizione dello sconto in fattura e della cessione del credito ha suscitato reazioni nel mondo dell'edilizia, ma ci sono altre criticità che preoccupano gli operatori del settore. In particolare, il blocco dell'utilizzo del Superbonus per gli edifici delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e del Terzo settore, un settore in cui in Friuli Venezia Giulia si stava vedendo una certa attività. Inoltre, l'eliminazione della "remissione in bonis", che riguarda la documentazione relativa ai lavori effettuati, non sarà indolore per le imprese. Ance Fvg e Confartigianato Fvg hanno espresso preoccupazione per questa nuova decisione del governo, evidenziando come il decisionismo governativo sia in contrasto con le esigenze delle imprese.