Assenza di medici di base nel goriziano: ASUGI incontra i cittadini tra critiche e proposte
Critica è la situazione legata agli MMG (medici di medicina generale) nell’Alto Isontino, così l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) si è messa al disposizione dei cittadini attraverso un incontro a libero accesso con presente il Direttore Giacomo Benedetti presso la Sala Dora Bassi di Gorizia.
Notevole afflusso, dato il rinvio della conferenza di circa un mese e oggi svoltasi in due frazioni: la prima dedicata all’introduzione di Benedetti e la seconda alle domande dei presenti, con Silvana Romano (Presidente Ambito territoriale Alto Isontino e già membro della giunta comunale) nelle vesti di moderatrice.
130 i professionisti mancanti in FVG, per un totale di 200 mila persone senza sostegno. Secondo il Direttore, la carenza di medici non è un fenomeno solamente provinciale e regionale ma nazionale, con radici negli anni ’80. Ai tempi - sempre a detta di Benedetti - non venivano erogate abbastanza borse di studio ministeriali per la specializzazione dei medici, a questo fattore se ne aggiunsero altri quali l’innalzamento dell’età media; le condizioni di lavoro divennero quindi sempre più complicate e scoraggianti. A questo proposito, i cittadini goriziani sono stati esortati a creare un ambiente favorevole al prossimo insediamento dei due nuovi medici provvisori (con la conseguente dismissione di due tra i sei laboratori Asap entro qualche mese).
Quello degli Asap è di certo un fenomeno critico, “sperimentale”, fortemente attaccato dai cittadini. Assenza di personale specializzato e prescrizione di medicinali errati, raccontano le testimonianze, unitamente all’assenza di uno sportello realmente attivo. C’è chi lamenta il mancato passaggio del proprio fascicolo personale dal precedente medico agli attuali operanti presso Asap, i quali ignorerebbero (chiaramente non per volontà ma per motivi di privacy legati a lunghi iter, in quanto i fascicoli costituiscono materiale sensibile) i trascorsi medici del paziente: questo non potrebbe essere altrimenti, dato il continuo ricambio del personale.
Non solo criticità ma diversi miglioramenti in arrivo presso la Palazzina Basaglia: ricondizionamento dello scivolo per migliorare l’accessibilità agli ambulatori (attualmente accessibile ma non fruibile), potenziamento delle illuminazioni, nuova porta d’ingresso e un già potenziato sistema di sorveglianza.
“Le parole stanno a zero” tuona una signora, “Si sta scivolando nel privato” continua la stessa, incitando chi di dovere a mettersi nei panni dei poveri cittadini. Piovono critiche anche sull’amministrazione regionale, secondo Adriana Fasiolo (Fimmg) “Fedriga ha tutti gli strumenti” per risollevare la situazione ma non ne ha intenzione. In realtà si ha già una data di scadenza per la risoluzione delle problematiche attuali, infatti bisognerà aspettare il febbraio 2026 per l’apertura del nuovo Ospedale situato nell’ex pneumologia di Via Vittorio Veneto.
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