Ritorno al caos: la situazione critica di via Mazzini a Pordenone

Ritorno al caos: la situazione critica di via Mazzini a Pordenone

Il negozio etnico, precedentemente chiuso per un mese su disposizione del questore Giuseppe Solimene a causa della clientela problematica, ha preso delle misure. Ora dispone di un guardiano assunto per mantenere un minimo di ordine nelle vicinanze del negozio. Lungo la via, si possono vedere numerosi steward con pettorine gialle che si muovono tra i marciapiedi e i sentieri del parco Querini. Tuttavia, è evidente che il loro ruolo deterrente non sia sufficiente. La tensione è tornata ad aumentare in via Mazzini, con la situazione che sembrava in via di risoluzione ora di nuovo critica nel centro storico di Pordenone. Con alcol già in circolazione dal primo pomeriggio, bottiglie per strada e provocazioni tra gruppi di giovani e meno giovani, l'allarme è suonato di nuovo. Come sempre, le prime a dare l'allarme sono le commesse e i proprietari dei negozi, che rappresentano la parte "sana" di via Mazzini. "Fino a pochi giorni fa", spiegano, "la strada era tranquilla. Non c'erano bottiglie né intimidazioni. Da ieri tutto è ricominciato e l'abbiamo notato subito. Serve una soluzione a lungo termine", chiedono i commercianti, "non possiamo continuare a chiudere i negozi per ripristinare la calma. I proprietari devono essere attenti a non vendere alcolici ai minori, ma c'è bisogno di interventi più incisivi".

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