Sabato 6 maggio si chiude la prosa con “Uno sguardo dal ponte” di e con Massimo Popolizio

Il destino ineluttabile, da cui si può essere vinti e annientati, guida la trama di Uno sguardo dal ponte, capolavoro della letteratura americana che sabato 6 maggio alle 20.45 chiuderà il cartellone di Prosa della stagione artistica 2022/2023 del Teatro Verdi di Gorizia. La vicenda trae origine da un fatto di cronaca dal quale lo sceneggiatore, scrittore e giornalista statunitense Arthur Miller restò profondamente turbato: una torbida vicenda familiare, ambientata tra gli immigrati di Brooklyn. Eddie è uno scaricatore inconsciamente innamorato di sua nipote, una bella ragazza orfana che lui e la moglie hanno preso in casa quando era ancora bambina. Quando la ragazza si innamora di un altro scaricatore, Eddie denuncia il giovane come immigrato clandestino, perdendo l’onore  di fronte a tutto il quartiere. Miller traduce le emozioni in un testo che rappresenta un grande affresco sociale e allo stesso tempo dipinge il ritratto di un uomo onesto, Eddie Carbone, compromesso e sconfitto da una incestuosa passione erotica nei confronti della giovane nipote. Nella versione diretta e interpretata da Massimo Popolizio, nella sua carriera attore, regista e doppiatore, si assiste a un grande racconto teatrale, proposto con la forza espressiva di un film, di un affresco sociale che affronta tematiche come povertà, immigrazione clandestina, caccia allo straniero e morbosità familiare. In scena con lui anche Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice Montervino, Marco Mavaracchio e Gabriele Brunelli. Scritto nel 1955, in Italia fu messo in scena per la prima volta nel 1958 da Luchino Visconti, mentre nel 1962 fu tratto il film diretto da Sidney Lumet con Raf Vallone.

 

La biglietteria, in via Garibaldi 2/a (tel. 0481 383601), è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. Nelle giornate di svolgimento degli spettacoli i biglietti per l’evento della serata saranno acquistabili in biglietteria dalle 20 fino a inizio rappresentazione. Online i biglietti sono disponibili su Vivaticket. Con Alice canta Battiato sabato 13 maggio, omaggio a un indimenticabile maestro della musica italiana, si chiuderà la stagione artistica 2022/2023.

 

Dalle note di regia di Massimo Popolizio

Scrive Miller: “L’azione della pièce consiste nell’orrore di una passione che nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo”. Ecco questo concetto di ineluttabilità del destino e di passioni dalle quali si può essere vinti e annientati è una “spinta” o “necessità” che penso possa avere ancora oggi un forte impatto teatrale.  Tutta l’azione è un lungo flash-back, Eddie Carbone, il protagonista, entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto. Per me è una magnifica occasione per mettere in scena un testo che chiaramente assomiglia molto a una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, ha bisogno di primi, secondi piani e campi lunghi. Alla luce di tutto il materiale che questo testo ha potuto generare dal 1955 (data della sua prima rappresentazione) ad oggi, cioè film, fotografie, serie televisive credo possa essere interessante e “divertente” una versione teatrale che tenga presente tutti questi “figli”. Una grande storia… raccontata come un film… ma a teatro. Con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film. Ci sarà un ponte, ci sarà una strada e in questa strada dei mobili, che sono la memoria della famiglia Carbone… Arriva l’avvocato Alfieri, la sua funzione somiglia a quella di un coro greco, è presente nel racconto e al contempo è spettatore fuori dalla scena, ci introduce nella vicenda che, non dobbiamo dimenticare, trae origine da un fatto di cronaca nera dal quale Miller fu profondamente turbato.

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