'Letizia va alla guerra...' con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo

Domani 11, venerdì 12 e sabato 13 maggio, alle 20.30, la Sala Bergamas di Gradisca d'Isonzo ospiterà, nell'abito della rassegna Innesti – Connessioni affatto prevedibili ideata da ArtistiAssociati centro di Produzione Teatrale, lo spettacolo 'Letizia va alla guerra...' di Agnese Fallongo, anche interprete con Tiziano  Caputo, che firma l'arrangiamento e l'accompagnamento musicale. La regia è di Adriano Evangelisti, la produzione è Gitiesse Artisti Riuniti.

Tre grandi donne, due guerre mondiali, un sottile fil rouge ad unirle: uno stesso nome, un unico destino. Letizia va alla guerra è un racconto tragicomico, di tenerezza e verità. Tre donne del popolo, irrimediabilmente travolte dalla guerra nel loro quotidiano, che si ritroveranno a sconvolgere le proprie vite e a compiere, in nome dell'amore, piccoli grandi atti di coraggio.

La prima Letizia è una giovane sposa, partita dalla Sicilia  per il fronte carnico durante la Prima Guerra Mondiale, nella speranza di ritrovare suo marito Michele. «Questo spettacolo racconta delle donne e della loro forza - spiega Agnese Fallongo  -. Nello specifico la giovane sposa Letizia si ispira alla storia tragica di Maria Plozner, una portatrice carnica cecchinata da un soldato austriaco il 15 febbraio 1916 ed insignita per il suo coraggio e il suo servizio alla Patria della Medaglia d'Oro al valor militare da Scalfaro nel 1997». Un episodio particolarmente caro al territorio friulano che considerano le portatrici volontarie, che con le loro gerle arrivavano al fronte cariche di munizioni e approvvigionamenti, delle eroine della Prima Guerra Mondiale.

La seconda Letizia, invece, è un'orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suore e riconosciuta dalla zia solo dopo aver raggiunto la maggiore età. Giungerà a Roma in concomitanza con l'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale.

Infine Suor Letizia, un'anziana sorella dalle origini venete e dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età, si rivelerà essere il sorprendente trait d'union dei destini di queste donne tanto lontane quanto unite.

Un omaggio alle vite preziose di persone "comuni", che, pur senza esserne protagoniste, hanno fatto la Storia. Impreziosito da musiche e canzoni popolari eseguite dal vivo, prende vita un brillante, triplo "soliloquio dialogato", che, pur nel suo retrogusto amaro, saprà accompagnare lo spettatore in un viaggio ironico e scanzonato. Uno spettacolo delicato che racconta uno spaccato drammatico della storia d'Italia; capace, tuttavia, di alternare momenti di pura comicità ad attimi di commozione, in un susseguirsi di situazioni dal ritmo incalzante in cui spesso una lacrima lascia il posto al sorriso.

Prevendite aperte un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.

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