Gorizia, domani l'inaugurazione della mostra sul Teatro alla Scala di Milano
Diciassette costumi realizzati dalla sartoria del Teatro alla Scala nel periodo dal 1962 al 2011, indossati da celebrità, come Carla Fracci, e utilizzati per rappresentazioni che hanno fatto la storia, anche per registi come Franco Zeffirelli e Liliana Cavani. Abiti dal profondo valore storico e documentale, che permetteranno di rivivere le suggestioni culturali e i ricordi legati a personalità illustri che hanno calcato il palcoscenico scaligero e di cogliere l’immensa varietà, la cura la e raffinatezza dei dettagli che li caratterizzano. È quanto propone la mostra “Il teatro alla Scala di Milano apre il sipario su Gorizia 2025”, che sarà inaugurata alle 17 di domani, martedì 5 novembre, nella Sala del Conte del Castello, segnando così la riapertura degli spazi del maniero anche per l’attività espositiva. Interverranno anche Luciana Ruggeri, Rita Citterio e Andrea Vitalini della Fondazione Teatro alla Scala.
L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 7 dicembre con le medesime modalità di accesso al Castello, quindi con lo stesso biglietto, da martedì a domenica dalle 10 alle 18, con ultimo accesso alle 17.15.
Il progetto è di Fabrizia Perco e Monica Cosmai: come spiegato in occasione della presentazione della mostra, il rapporto di lunga data tra quest’ultima e il Teatro alla Scala è stato il punto di partenza per l’iniziativa, che intende celebrare Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura 2025. La mostra è organizzata dal Gruppo Folkloristico Danzerini di Lucinico, naturalmente vicino al mondo dello spettacolo e da sempre attento all’attività di ricerca e valorizzazione del costume tradizionale, insieme al Comune. Il Teatro alla Scala diventa emblema di armonia, speranza e rinascita, gli stessi valori che animano GO! 2025. L’obiettivo è di offrire ai goriziani, in particolare alle nuove generazioni, un’occasione unica per ammirare splendide testimonianze della grande tradizione teatrale e sartoriale italiana, proponendo nello stesso tempo un vero e proprio momento di incontro tra questa espressione artistica e il territorio.
“Nella bellezza c’è il buono. Avere i costumi del Teatro alla Scala è il coronamento di un sogno. Un sogno da condividere con i nostri concittadini, nella convinzione che arte e cultura possono diventare un’occasione di crescita personale e sociale per tutta la comunità goriziana, in particolare per le nuove generazioni”, affermano con convinzione Monica Cosmai e Fabrizia Perco. E consapevoli della valenza culturale che si nasconde nella creatività e nell’atto artistico inteso come espressione autentica del territorio, aggiungono: “In questa mostra le eccellenze sartoriali del Teatro alla Scala, i suoi personaggi e le sue indimenticabili sceneggiature sono le indiscusse protagoniste. Tuttavia, non volevamo che fosse soltanto una mostra fatta di grandi professionalità e maestranze, aspetto peraltro certamente non banale. Abbiamo voluto darle anche un valore che lasciasse un’impronta nelle nuove generazioni: per questo è stato fondamentale il coinvolgimento delle scuole».
Agli studenti della classe 4D della sezione Design della moda del Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia è stata data l’opportunità di ampliare i propri orizzonti e di confrontarsi con una grande realtà come quella del Teatro alla Scala, confezionando due costumi esposti nella mostra. Alla presentazione sono intervenute le docenti Roberta Calvo e Rosanna Nardon, insieme a Isabella Maria Bisacchi in rappresentanza delle studentesse che hanno realizzato i due abiti, uno ispirato alla “Carmen” di Joel e l’altro al “Cristoforo Colombo” di Mendez.
Fanno parte della mostra anche tre costumi dei Danzerini di Lucinico, di cui uno è il rifacimento filologico di un pezzo storico.
Parte della rassegna inoltre troverà spazio nella splendida cornice di Casa Krainer, luogo magico incastonato nella suggestiva via Rastello. 17 capi di lingerie, facenti parte sempre delle dotazioni di scena, saranno infatti esposti proprio nelle vetrine dell’ex Ferramenta.