Nuove notizie da parte della polizia di stato su quanto accaduto al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo
In merito alle notizie apparse su alcune testate giornalistiche nazionali relative al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo, la Questura precisa quanto segue.
La sera del 5 giugno, durante una rivolta con incendi appiccati dagli ospiti nella cosiddetta “zona blu”, il personale della Polizia di Stato - con il supporto della Guardia di Finanza - è intervenuto per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza del personale dell’Ente Gestore impegnato nello spegnimento dei roghi.
Gli operatori sono stati oggetto di lanci di bottiglie, frutta e altre suppellettili, e hanno dovuto fronteggiare azioni coordinate di disturbo. In questa fase gli ospiti sono stati fatti rientrare nelle rispettive camere, come documentato da un video che mostra un soggetto - a torso nudo - accompagnato nella propria stanza.
Tale momento è distinto da un secondo episodio, in cui lo stesso ospite appare disteso a terra e bagnato, come risulta da altri video e fotogrammi.
Circa un’ora dopo lo stesso straniero si è fatto medicare presso l’infermeria del C.P.R..
Secondo quanto da lui riferito e registrato agli atti, la ferita riportata (una lesione superficiale di 2 cm al capo) è stata causata da una caduta accidentale. È stato medicato in infermeria senza necessità di ulteriori cure.
L’Ente Gestore segnala che il soggetto è già stato protagonista di episodi con dinamiche compatibili con atti autolesionistici a fini strumentali. Un altro video del 6 giugno mostra una messinscena enfatizzata con effetti visivi e simulazione di svenimento.
Dunque non c’è stato alcun pestaggio all’interno della struttura e infatti non ne esiste alcuna prova documentale. Peraltro gli ospiti del C.P.R. hanno la possibilità di possedere telefonini e quindi avrebbero potuto facilmente riprendere qualsiasi ipotetico abuso. L’intervento si è svolto nel rispetto delle procedure, per garantire l’incolumità degli ospiti e la sicurezza della struttura.
Nei confronti di coloro che hanno accusato i rappresentanti delle forze dell’ordine di aver proceduto ad un pestaggio, gli uffici della Questura si riservano di procedere nelle sedi competenti.
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